Presentato alla Pinacoteca di Brera il 'romanzo a fumetti' firmato Panini Comics

Con Milo Manara Caravaggio diventa ultrapop

Una tavola tratta da "Caravaggio - La Grazia" di Milo Manara - courtesy © 2019 Panini Comics
 

Piero Muscarà

26/02/2019

Milano - Ormai lanciato nell'Olimpo del contemporaneo come icona ultrapop, Michelangelo Merisi da Caravaggio torna di nuovo alla ribalta. L'occasione è la presentazione organizzata da Panini Comics nientepopodimeno che alla Pinacoteca di Brera sotto gli auspici del direttore James Bradburne che introduce nella cornice del museo più famoso di Milano il genio di Milo Manara e il suo ritorno sulla scena dell'arte con il secondo volume conclusivo della sua personale ricerca su Caravaggio. Il titolo del suo nuovo 'poema a fumetti' è "Caravaggio - La Grazia" ed è il secondo volume che segue il precedente volume dell'opera intitolata “Caravaggio: La tavolozza e la spada” uscita nel 2015 e che segnò la vendita di oltre 40.000 copie solo in Italia.

Il capitolo finale dell'opera di Manara, pubblicata da Panini Comics nella collana Panini 9L, verrà distribuita in tre formati, il formato classico (cd. "Regular" a 16,90€) e due edizioni di pregio (la DeLuxe e la DeLuxe a tiratura limitata di 1000 copie con stampa autografa del maestro, per i collezionisti a rispettivamente 59€ e 99€).

"Di Caravaggio - ha spiegato Manara nella conferenza stampa - mi interessa la sua modernità. E' un artista che unisce il massimo del realismo e il massimo della finzione. Ogni sua opera è una incredibile composizione di questi due elementi. In questo senso Caravaggio costruiva i suoi quadri come dei veri e propri set, studiando le luci, i movimenti, la drammaturgia dei gesti. E' un elemento molto evidente ad esempio se si osservano le mani nei suoi quadri, che non sono mai ferme, inerti. D'altro canto all'arte figurativa ai tempi di Caravaggio era delegata una fondamentale funzione narrativa - cui oggi l'arte sembra aver del tutto rinunciato a favore di altri mezzi di comunicazione come la fotografia, il cinema o la televisione. Ma allora la pittura era di certo il più importante mezzo di comunicazione del tempo. E Caravaggio in questo senso era un grandissimo, straordinario regista".

In questo nuovo volume Manara si concentra sulla seconda parte della vita del Caravaggio. Quella della fuga e della ricerca disperata e spasmodica di una 'grazia' che arriverà solo dopo la sua morte. E l'opera narra di quei quattro anni in estenuante vagabondare che lo porterà da Napoli, alla Sicilia e poi a Malta fino alla morte dell'artista sulla spiaggia di Porto Ercole non distante da Grosseto in Toscana.

“Manara si è attenuto scrupolosamente alle ricerche documentarie, anche a quelle più recenti - ha spiegato  Claudio Strinati che ha firmato l'introduzione dell'opera - che hanno permesso agli storici dell’arte di precisare molti singoli episodi di quei quattro anni tormentatissimi, ma la sua narrazione va oltre il dato filologico, alla ricerca di una verità più profonda rispetto a quella che può essere riscontrata sui documenti d’archivio”. Un libro a fumetti con tanto di bibliografia a mo' di conclusione come a spiegare che il maestro Manara ha voluto unire al suo straordinario tratto grafico una vera e propria ricerca cui ha dedicato oltre dieci anni di vita.

"Per il futuro - ha concluso Manara - potrebbe esserci un terzo volume con Caravaggio sullo sfondo e questa volta dedicato ad Artemisia Gentileschi la cui storia di donna e di artista mi pare molto forte e ben si presterebbe ad essere raccontata a fumetti. Quanto al cinema e alla tv non saprei. Negli anni ho imparato a fidarmi poco di queste proposte che mi giungono da ogni dove ma che poi difficilmente prendono corpo divenendo realtà".

“Quando l’arte incontra il fumetto, e il fumetto incontra l’arte, avvengono dei miracoli. E il Caravaggio di Milo Manara è uno di questi miracoli, che siamo orgogliosi di presentare in Italia - ha spiegato Marco Lupoi, direttore editoriale di Panini Comics - Il volume ‘La grazia’ completa un’avventura indimenticabile, che resterà negli annali della nona arte”.






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