Oltre 92 milioni di dollari per il dipinto di Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi

Da Sotheby's Botticelli superstar

Sandro Botticelli, Giovane che tiene in mano un tondello, tempera su tavola di pioppo, 1481-85. Venduto il 28 gennaio a New York da Sotheby's per oltre 92 milioni di dollari
 

Samantha De Martin

29/01/2021

“Un uomo del Rinascimento da 92 milioni di dollari”. La casa d’aste Sotheby’s ha salutato così il raro Ritratto di giovane con tondo di santo di Sandro Botticelli, venduto ieri per una cifra decisamente superiore alle stime della vigilia (80 milioni di dollari) al termine di una giornata da record, che ha registrato la quotazione più alta mai raggiunta da un'opera di un "Old Master".
Gli si affianca Autunno, scultura scolpita da Pietro e Gian Lorenzo Bernini, battuta questo pomeriggio per 7,5 milioni di dollari.
Il ritratto a tempera dipinto su tavola di pioppo dall’artista toscano intorno al 1481 ha guidato la Sotheby's Masters Week 2021, una serie di sette aste che includono dipinti, disegni e sculture di antichi maestri, molti dei quali non si vedevano da secoli. Venduta per 92.184.000 dollari, l’opera - che immortala un ammaliante giovane dai lineamenti gentili che incarnano la bellezza rinascimentale, i lunghi capelli biondo scuro tagliati alla moda, le labbra sottili, mentre regge tra le mani un tondo con un santo barbuto dallo sguardo distratto - diventa il secondo quadro di epoca rinascimentale e barocca più costoso della storia dopo il Salvator Mundi di Leonardo.

Il prezzo raggiunto ieri al termine di un frenetico ping pong da una sponda all'altra dell'Oceano, tra gli offerenti di Sotheby 's New York e Londra, durato oltre quattro minuti, rende il dipinto non solo uno dei ritratti più preziosi di qualsiasi epoca mai venduti, ma anche il capolavoro più costoso di Botticelli mai venduto all’asta.



Sandro Botticelli, Giovane che tiene in mano un tondello, tempera su tavola di pioppo, 1481-85

Il maestro interrompe la consueta pratica di raffigurare i modelli di profilo, scegliendo invece di ritrarli mentre sono proiettati fuori dall'immagine, in un dialogo diretto con lo spettatore. Ed eccolo il misterioso giovane (interpretato da qualcuno come Giovanni di Pierfrancesco de' Medici, cugino di secondo grado di Lorenzo de 'Medici) rappresentato di fronte a una finestra in pietra, stretto nel suo farsetto malva, semplice ma elegante, allacciato con una fila di bottoni ravvicinati, il bordo della camicia bianca visibile sotto il colletto.

"Questo - ha commentato George Wachter, Co-Chairman of Old Master Paintings Worldwide - è un dipinto che trascende i normali confini del genere Old Master, oltre a essere uno dei ritratti del Rinascimento meglio conservati e più raffinati che chiunque possa mai desiderare”.

Da quando la pandemia ha costretto le celebre casa d’aste a lanciare l'innovativo sistema di vendita in diretta streaming, a partire dallo scorso giugno, questa è la seconda opera d'arte a realizzare all’asta oltre 80 milioni di dollari (record stabilito per la prima volta dal Trittico di Francis Bacon ispirato all'Orestea di Eschilo, venduto a giugno per 84,6 milioni di dollari).

Il ritratto di Botticelli - definito da Sotheby’s “uno dei più grandi dipinti rinascimentali rimasti in mano a privati” - risale al culmine della carriera del pittore e rappresenta la perfetta sintesi espressiva tra gli ideali, la bellezza della Firenze rinascimentale e l’uomo al centro del mondo, accolto in un'ambientazione semplice e realistica che rende il giovane rappresentato un soggetto estremamente moderno.

Il capolavoro varcò i confini dell’Italia per giungere oltremanica intorno al 1850. Sir Thomas Wynn, primo barone di Newborough, lo avrebbe acquisito in Toscana, dove visse dal 1782 al 1791 e dove sposò Maria Stella Petronilla Chiappini. Con lui l’opera raggiunse il Galles dove la famiglia Newborough ne fu proprietaria per generazioni. Intorno al 1941 fu venduta al celebre collezionista britannico Sir Thomas Ralph Merton da Kenneth Clark, allora direttore della National Gallery di Londra, che la lodò come "uno dei i più bei ritratti del XV secolo che abbia mai visto sul mercato”. Nel 1960 il capolavoro venne incluso nella mostra della Royal Academy alla Burlington House di Londra per viaggiare, in seguito, attraverso i più importanti musei del mondo (dal Metropolitan Museum of Art di New York alla National Gallery of Art di Washington DC). Fu infine acquistato dal miliardario Sheldon Solow, uno di grandi costruttori di grattacieli di New York, morto lo scorso novembre a 92 anni.

Autunno di Pietro e Gian Lorenzo di Bernini venduto per 7,5 milioni di dollari

Oltre a Botticelli nei record della Masters Week 2021 newyorkese c'è un altro pezzo da novanta dell’arte italiana. 

La scultura in marmo Autunno di Pietro e Gian Lorenzo Bernini della collezione di Hester Diamond, è stat battuta all'asta questo pomeriggio per 7,5 milioni di dollari.
Scolpito da un Gian Lorenzo non ancora ventenne, questo potente marmo che rappresenta l’autunno nelle vesti di un barbuto gigante dei boschi, è una delle rare sculture di Gian Lorenzo e di suo padre Pietro.
Realizzata tra il 1615 e il 1618 per il principe Leone Strozzi, uno dei primi grandi mecenati dei Bernini a Roma, Autunno, con la sua intensa espressività, il dinamismo esuberante che sbuca anche dai frutti e dal fogliame che adornano la testa della figura, e l’effetto increspato di luci e ombre sulla superficie del marmo, segna gli albori di quell’abilità virtuosa del giovane genio che avrebbe, di lì a poco, rivoluzionato la vecchia sensibilità manierista del padre eclissando il suo maestro.

Alcuni dettagli, come il volto del protagonista, fanno risalire alla mano di Pietro, allo scalpello di Gian Lorenzo farebbe pensare la posa della figura e la finitura della superficie.

Nel 1652 l’opera si trovava ancora a Villa Strozzi, esposta in posizione di grande rilievo, su una colonna di alabastro nella "sala" più importante del palazzo. Appartenuta alla famiglia Strozzi fino all’Ottocento, fu comprata nel 1988 da Anthony Roth e, nel 1991, dal nuovo proprietario.


Pietro e Gian Lorenzo Bernin, Autunno, marmo, 1615-18, Collezione Hester Diamond

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