Farid Rahimi. Afghanistan

Fotografie dei parenti di Farid Rahimi che vivono negli Stati Uniti

 

Dal 23 Maggio 2024 al 23 Maggio 2024

Torino

Luogo: MAO Museo d'Arte Orientale

Indirizzo: Via San Domenico 11

Orari: ore 18

Curatori: Luca Cerizza

Costo del biglietto: ingresso gratuito fino a esaurimento posti disponibili

E-Mail info: info@itard.it


AFGHANISTAN di Farid Rahimi è vincitore della dodicesima edizione dell’Italian Council del Ministero della CulturaIl progetto, a cura di Luca Cerizza, è una video installazione a più canali. L’opera è il risultato di una lunga ricerca attraverso la quale l’artista ha riconnesso persone e memorie legate al paese di origine del padre dell’artista, l’Afghanistan appunto. Attraverso una serie di viaggi, incontri e dialoghi, Rahimi ha ricostruito una mappatura geografica ed emotiva di questa rete di contatti in un itinerario che va dall’Italia, alla Svizzera, alla Germania, fino agli Stati Uniti, per poi arrivare in Australia e Giappone.
 
Gli appuntamenti espositivi e di dibattito:
 
L’opera sarà presentata in tre occasioni prima di essere acquisita dal MUFOCO di Milano-Cinisello Balsamo, presso le sedi dei partner europei:a Bolzano presso gli spazi di Ar/Ge Kunst, a Torino al MAO Museo d’Arte Orientale, a Berlino negli spazi SAVVY Contemporary di Archive Kabinett e.V.
 
13 maggio 2024: Ar/Ge Kunst -Kunstverein di Bolzano
Lunedì 13 maggio, dalle ore 18 alle 22 presso Ar/Ge Kunst di Bolzano verrà presentato il video AFGHANISTAN di Farid Rahimi in conversazione con Francesca Recchia, e Luca Cerizza. Ar/Ge Kunst è la prima tappa di restituzione dell’opera, in cui sarà possibile la visione di un primo editing del video.  Durante la conversazione verrà esposta l’articolazione e la storia del progetto, insieme a una più ampia riflessione sul tema della diaspora. 
 
23 maggio 2024: MAO Museo d'Arte Orientale di Torino
“Paesaggi afghani di una terra immaginata”: giovedì 23 maggio 2024, alle ore 18 presso il MAO di Torino. La presentazione prevede, oltre alla proiezione dell’opera AFGHANISTAN di Farid Rahimi, un talk a cui parteciperanno: Davide Quadrio, direttore del MAO; Luca Cerizza, curatore di progetto, Mohammad Dawood Tawana, esperto di relazioni internazionali, rifugiato in Italia dal 2021.
 
Fine agosto 2024 (data da definire): SAVVY Contemporary di Archive Kabinett e.V. di Berlino
“Afghanistan, arte e geopolitica della diaspora afgana”: proiezione dell’opera video di Farid Rahimi e un talk con la presenza del curatore Luca Cerizza, Zafar Sayan, sociologo autore di un saggio sulla diaspora afgana, Chiara Figone, fondatrice di Archive Kabinett. In questa occasione sarà presentata anche la pubblicazione dedicata al lavoro dell’artista.

Farid Rahimi – nato in Svizzera, ma cresciuto e residente in Italia – ha coperto grandi distanze fisiche, interiori ed emotive. Ha condotto un giro intorno al mondo per confrontarsi e ricostruire la sua identità, frammentata tra legami familiari distanti e il senso di appartenenza a un Paese, l’Afghanistan, che non ha mai visitato. Una riflessione che, partendo da un’esigenza individuale, giunge a indagare il concetto universale di diaspora. Il viaggio di documentazione, scoperta e incontro effettuato dall'artista in Giappone, Australia, Germania, Stati Uniti d'America e Turchia costituisce la base materiale e concettuale della video installazione AFGHANISTAN.
 
Il progetto è accompagnato da una pubblicazione edita da Archive Books, una raccolta di saggi sulla diaspora afghana a cura di esperti del campo come Francesca Recchia (Università Bocconi, Milano), Zafar Sayan e Mohammad Dawood Tawana, sociologi e ricercatori afgani. La pubblicazione sarà introdotta da una conversazione tra Farid Rahimi e Luca Cerizza.
 
Per raccontare il progetto in tutto il corso del suo svolgimento, dalla ricerca intima al viaggio che fisicamente l’artista ha percorso in Giappone, Australia, Germania, Stati Uniti d'America e Turchia, è stato realizzato un podcast di documentazione a cura di Marco Enrico Giacomelli e Sirio Schiano lo Moriello. L'intera serie, costituita da cinque puntate, è stata trasmessa in anteprima da Radio Arte dal 14 marzo al 9 maggio 2024 ed è disponibile sulle piattaforme Amazon Music / Audible, Google Podcasts e Spotify, oltre che sul sito Centro Itard Lombardia. In lavorazione è una sesta puntata in lingua inglese per la diffusione internazionale che raccoglierà le riflessioni conclusive dell’artista.

La videoinstallazione AFGHANISTAN di Farid Rahimi è stata selezionata tra gli 11 assegnatari della dodicesima edizione dell’Italian Council - Ambito 1, dedicato alla produzione e acquisizione di nuove opere e loro promozione internazionale - promossa dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Il progetto è stato presentato da Centro Itard Lombardia, in partnership con Archive Kabinett e.V. di Berlino, con la collaborazione di MUFOCO Museo di Fotografia Contemporanea di Milano-Cinisello Balsamo - che acquisirà l’opera - Ar/Ge Kunst di Bolzano e MAO Museo d’Arte Orientale di Torino, partner culturali.
 
Farid Rahimi è nato a Losanna nel 1974 e vive a Milano.
Attraverso l’utilizzo di differenti media, dal video alla pittura, dal disegno alla fotografia, la sua ricerca esprime un costante interesse verso la narrazione come luogo mentale di sperimentazione. Il tentativo di compiere esperimenti così come la sospensione durante la contemplazione di un’immagine sono elementi che spesso ritornano in quadri, disegni, video e suoni. Ogni singola opera, infatti, potrebbe essere il tentativo di mettere a fuoco un paesaggio, di fissarne un dettaglio: naturale, urbano, emotivo, sociale, relazionale.
Farid Rahimi ha tenuto mostre personali in gallerie come Studio Guenzani (Milano, 2006), Zero…, (Milano, 2007), Fabio Tiboni (Bologna, 2009) e spazi indipendenti come MARS (Milano, 2011), CLER (Milano, 2018) e Kappa Noun (Bologna, 2023). Ha partecipato a numerose collettive in Italia e all’estero. 

Luca Cerizza Luca Cerizza (Milano 1969). È curatore e scrittore d’arte. Nel 2024 è curatore del Padiglione Italia della 60° Esposizione Internazionale d'Arte di Venezia. Dal 2006 insegna Museologia e Studi Curatoriali al master specialistico della NABA (Nuova Accademia di Belle Arti, Milano). Autore di Alighiero Boetti. Mappa (Afterall, Londra 2008/ Electa, Milano 2009) e de L’uccello e la piuma. La questione della leggerezza nell’arte italiana (Et al. Edizioni, Milano 2010), Cerizza ha una lunga attività di scrittore d’arte, focalizzata soprattutto sull’arte minimalista, post-minimalista, concettuale e quella dagli anni ’90 ad oggi.  Tra gli ultimi progetti curatoriali: la mostra personale di Prabhakar Pachpute al NGMA (National Gallery of Modern Art, Mumbai, 2016), la mostra principale della terza Pune Biennale (Pune, India, 2016; entrambe con Zasha Colah), le mostre personali di Gianfranco Baruchello (Raven Row, Londra, 2017), Tino Sehgal (OGR, Torino, 2018), il convegno/mostra Campo Umano. Arte Pubblica 50 anni dopo(Fondazione Ratti, Como, 2019. Con Zasha Colah), la mostra Vincenzo Agnetti. NEG: Suonare le pause (Padiglione de l’Esprit Nouveau, Bologna 2021/Fondazione Antonio Dalle Nogare, Bolzano 2022), la mostra Massimo Bartolini. Hagoromo (Centro Pecci, Prato, 2022. Con Elena Magini).
 
 


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